Fino all’anno scorso – noi nati tra gli anni ’80 e l’inizio del terzo millennio – pensavamo di essere la prima generazione della storia che non avesse nulla da raccontare. Non una guerra (meno male), ma nemmeno un momento di liberazione come il ’68, o un tempo in cui si pensava davvero di poter cambiare tutto (il ’77), o la lotta dura (la Pantera). Qualcuno si ricorda le giornate di Genova nel 2001, quando la convinzione che un altro mondo fosse possibile venne abbattuta a colpi di manganello. Ma, insomma, l’opinione generale era che la nostra generazione sarebbe stata ricordata solo per i meme e la voglia di morire.
Ci è toccata in sorte una pandemia globale, invece. In una situazione che credevamo verosimile solo come trama per un romanzo di fantascienza, ci siamo ritrovati chiusi in casa, «distanziati», così lontani eppure anche così vicini nel nostro desiderio di sentirci, di non perderci. Abbiamo scoperto molte cose, non tutte negative, non tutte positive. Sentiamo il bisogno di parlarne.
E nella convinzione, talvolta vacillante ma ancora non del tutto piegata, che i giornali servano ancora a tenere aperto uno spazio di discussione, Miranda Mag nasce per provare a ragionare sul tempo e sui luoghi in cui viviamo. Questa rivista sarà, ovviamente, la voce del «laboratorio di politica e partecipazione» nato nell’autunno del 2020 quando un gruppo di ragazze e di ragazzi hanno deciso che fosse arrivato il momento di riprendere in mano il proprio destino e di «fare qualcosa», muoversi negli spazi della politica per aggiustare il presente e costruire il futuro. Questa rivista, però, sarà anche uno spazio di discussione aperto a tutte le forze politiche e sociali che si riconoscono nel campo della sinistra. Partiamo dal piccolo, da quello che ci circonda: la provincia di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, le Marche. E chissà dove arriveremo. D’altra parte, se c’è una cosa che abbiamo chiara in testa, è che nei viaggi non è importante la destinazione, ma quello che succede lungo la strada.
Mario Di Vito
Il tempo e lo spazio – di Mario Di Vito
