PEPA NERO – di Miranda

Quando ormai l’avventura dell’amministrazione di Pasqualino Piunti arriva alle sue battute finali, la Lega fa il suo trionfale ingresso in giusta, accaparrandosi la delega al Bilancio, lasciata scoperta dal dimesso (per motivi mai dichiarati) Andrea Traini.Si tratta di Gian Luigi Pepa, avvocato, storico e «figlio della nazione», come lui stesso si definisce nel suo curriculum. Già membro del Cda dell’Azienda Multiservizi, prima di diventare assessore, Pepa aveva fatto parlare di sé tre anni fa, il 29 luglio del 2018.Vi dice qualcosa questa data? È il giorno del compleanno di Benito Mussolini. In un gruppo di Facebook il cui nome è tutto un programma («Movimento Nazionale per la Sovranità», leader Gianni Alemanno), l’uomo che Piunti ha scelto per gestire il bilancio in questi ultimi mesi scrive: «Oggi nasceva Benito Amilcare Andrea Mussolini (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino di Mezzagra, 28 aprile 1945) è stato politico, dittatore e giornalista italiano. Buon compleanno alla memoria».

Un lato positivo c’è, comunque l’ha definito dittatore. Copiamo dalla Treccani: «Chi governa o esercita comunque la propria autorità in modo dispotico e intransigente, senza ammettere critiche, opposizioni, discussioni o ingerenze di alcun genere». Parole che si addicono a Mussolini, ovvero a colui che per vent’anni ha governato l’Italia con la violenza e la sopraffazione, fino al disastro della Seconda Guerra Mondiale al fianco della Germania di Adolf Hitler.Comunque, passando dalla tragedia di ieri alla farsa di oggi, guardando la composizione del consiglio comunale non possiamo non notare un dettaglio: delle forze politiche che avevano sostenuto Piunti nel 2016 ormai non v’è quasi più traccia. SiAmo San Benedetto – che aveva eletto quattro consiglieri – ormai conta su una sola consigliera comunale, mentre la Lega – che non aveva eletto nessuno e che aveva addirittura presentato un suo candidato sindaco, Massimiliano Castagna – ha quattro consiglieri comunali (di cui uno, Pasqualino Marzonetti, eletto col Pd e un altro, Marco Curzi, è stato assessore nell’ultima giunta Gaspari e poi era entrato in consiglio comunale con la lista di sinistra Rinnovamento e Progresso di Paolo Perazzoli). San Benedetto Protagonista, la lista del sindaco Piunti in persona, da cinque eletti è passata a due rappresentanti, gli altri sono confluiti in Forza Italia per un gioco di forze interno alla destra. Una confusione indegna e ridicola, segno di un progetto politico che non è mai esistito, non è sbocciato in quasi cinque anni di amministrazione e non nascerà di certo durante la campagna elettorale ormai alle porte.Meno male che manca poco alla fine di questo circo. E tanti cari saluti (ma non romani, anche se li apprezzerebbe) al nuovo caro assessore al Bilancio.

Miranda

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